Bruno Vespa torna a raccontare il Fascismo. Dopo averne raccontato l'ascesa, nel nuovo libro ripercorre gli anni dell'affermazione. L'omicidio Matteotti. Lo Stato totalitario, il partito unico, la presa sulla società italiana. Il culto della romanità e l'autarchia, la battaglia del grano, le disastrose avventure imperialistiche fino alla discesa in guerra. Una discesa in guerra annunciata il 10 giugno 1940 a Roma, in una gremitissima piazza Venezia, la stessa che ottant'anni più tardi si presenterà deserta, immobile come il resto del Paese, ancora sotto lockdown da coronavirus. Due piazze. Due dittature. Finita la dittatura fascista e la guerra, nessuno immaginava che avremmo dovuto subirne di nuove, ancora più universali e implacabili. Contro un nemico invisibile e sconosciuto. Come ha combattuto ed è sopravvissuta l'Italia? Con quali ferite ne uscirà? Quali trasformazioni il Coronavirus ha portato alla nostra società, alla nostra economia e alla nostra politica?