FILOSOFO IN CAMICIA NERA. GIOVANNI GENTILE E GLI INTELLETTUALI DI MUSSOLINI (IL)

FILOSOFO IN CAMICIA NERA. GIOVANNI GENTILE E GLI INTELLETTUALI DI MUSSOLINI (IL)

di FRANZINELLI MIMMO

Editore: MONDADORI

Collana: LE SCIE. NUOVA SERIE

Anno edizione: 2021

Pagine: 384 p.

ISBN: 9788804738268

24,00

Titolo

FILOSOFO IN CAMICIA NERA. GIOVANNI GENTILE E GLI INTELLETTUALI DI MUSSOLINI (IL)

Sottotitolo

Biografie

Autore

FRANZINELLI MIMMO

Illustratore

ITALIANO

Editore

MONDADORI

Collana

LE SCIE. NUOVA SERIE

Anno edizione

2021

ISBN

9788804738268

Pagine

384 p.

Giovanni Gentile non è stato soltanto l'insigne filosofo dell'«atto puro», autore della «storica» riforma scolastica e direttore dell'"Enciclopedia Italiana". Sin dal 1922, subito dopo la Marcia su Roma, si rivelò anche uno dei più influenti intellettuali dell'Italia littoria. Animato da un forte protagonismo politico e da un malcelato desiderio di potere, ricoprì innumerevoli incarichi e ruoli apicali negli anni cruciali della stabilizzazione del consenso al regime: ministro della Pubblica istruzione, senatore, membro del Gran Consiglio del fascismo, estensore del Manifesto degli intellettuali fascisti nel 1925, ideatore del giuramento di fedeltà imposto ai professori universitari nel 1931, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, fondatore e presidente dell'Istituto nazionale fascista di cultura. Pronto a mettere al servizio del duce la sua vasta cultura e abilità di divulgatore, Gentile diventa un suo fidato consigliere, lo smanioso organizzatore di iniziative editoriali a sfondo propagandistico, l'ideologo di guerre a cui non prende parte. A causa di un itinerario così compromettente, perderà per strada molti tra colleghi, amici, discepoli ed estimatori. Oltre a Benedetto Croce - che gli contrapporrà il Manifesto degli intellettuali antifascisti -, Piero Gobetti, Guido De Ruggiero, Gaetano Salvemini, per citarne alcuni. Gentile rimane al fianco di Mussolini anche dopo il 25 luglio 1943 e la caduta del fascismo. Fino al 15 aprile 1944, quando viene ucciso da un gruppo di partigiani comunisti nei pressi della sua villa di Firenze. Da decenni, sulla natura di questo «delitto politico», s'infittiscono polemiche giornalistiche e storiografiche, spesso viziate da ricostruzioni d'impianto dietrologico che hanno fatto ricadere ogni responsabilità sul PCI di Togliatti, su centri occulti interni e stranieri, senza mettere in adeguato rilievo il clima di «guerra civile» in cui precipitò l'Italia nel 1943-45. Il documentato libro di Franzinelli fa chiarezza su questo e altri aspetti oscuri della biografia gentiliana. Lo sconcertante quadro che ne emerge fa riflettere su come uno stimato intellettuale possa mutare le proprie idee fino a snaturarle, compiendo precise scelte di campo che, di fatto, contribuirono a rafforzare la dittatura mussoliniana. A pagarne il prezzo più alto fu il popolo italiano. E lo stesso Gentile.

Dello stesso autore

STORIA DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA 1943-1945

FRANZINELLI MIMMO

18,00

TENTACOLI DELL'OVRA. AGENTI, COLLABORATORI E VITTIME DELLA POLIZIA POLITICA FASC

FRANZINELLI MIMMO

38,73

DUCE E LE DONNE. AVVENTURE E PASSIONI EXTRACONIUGALI DI MUSSOLINI (IL)

FRANZINELLI MIMMO

13,00

INSURREZIONE FASCISTA. STORIA E MITO DELLA MARCIA SU ROMA (L')

FRANZINELLI MIMMO

23,00

TENTACOLI DELL'OVRA. AGENTI, COLLABORATORI E VITTIME DELLA POLIZIA POLITICA FASC

FRANZINELLI MIMMO

25,82

STRAGI NASCOSTE. L'ARMADIO DELLA VERGOGNA: IMPUNITA' E RIMOZIONE DEI CRIMINI DI

FRANZINELLI MIMMO

18,60
Vedi tutti i libri dell'autore