DIE ZEIT DAZWISCHEN. SUDTIROL 1918-1922. VOM ENDE DES ERSTEN WELTKRIEGES BIS ZUM
di KINDL U. (CUR.); OBERMAIR H. (CUR.)
Editore: ALPHA & BETA
Collana: TERRITORIO/GESELLSCHAFT
Anno edizione: 2021
Pagine: 460 p.
ISBN: 9788872233658
- Titolo
-
DIE ZEIT DAZWISCHEN. SUDTIROL 1918-1922. VOM ENDE DES ERSTEN WELTKRIEGES BIS ZUM
- Autore
- Editore
- Collana
- Anno edizione
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2021
- ISBN
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9788872233658
- Pagine
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460 p.
- Volumi
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1
<DescrizioneEstesa>Es hätte anders kommen können. Im Zeitfenster zwischen November 1918 (Kriegsende) und Oktober 1922 (Machtergreifung des Faschismus) hielten die Zeitläufte in Südtirol gewissermaßen den Atem an: Österreich-Ungarn war zerfallen, Italien war entschlossen, sich seine "Kriegsbeute" zu sichern. Der Übergang Südtirols an das Königreich war längst ausgehandelt, doch der Preis des Friedens hätte nicht so hoch ausfallen müssen. Ein kritischer Blick zurück könnte hilfreich sein, der im Großen und Ganzen segensreichen Autonomie-Lösung einen weiteren Impuls zu geben, um das Land mit seiner schwierigen Geschichte auszusöhnen. Nel periodo tra il novembre 1918 e l'ottobre 1922 - tra la fine della prima guerra mondiale e la Marcia su Roma - non mancarono voci ragionevoli e persone dotate di buon senso impegnate ad accompagnare con saggezza e sensibilità l'inserimento delle "nuove province" nel tessuto dello Stato italiano. In discussione fu persino un possibile statuto di autonomia, che avrebbe potuto disinnescare sul nascere l'aspro conflitto tra centro e periferia. Il tempo concesso alla ragione fu però troppo breve: i nazionalismi esasperati su entrambi i fronti ebbero il sopravvento e il neonato Alto Adige si trovò risucchiato in una spirale di odio etnico e di falsa retorica patriottica, le cui conseguenze politiche e sociali sarebbero state assai durature. Mit Beiträgen von / Contributi di Alice Baccin, Maurizio Ferrandi, Adina Guarnieri, Ulrike Kindl, Hannes Obermair, Günther Pallaver, Werner Pescosta, Patrick Rina, Matthias Schönweger, Oswald Überegger Interviews mit / Interviste con Gustavo Corni, Carlo Moos, Anton Pelinka, Carlo Romeo, Gian Enrico Rusconi, Federico Scarano, Martha Stocker, Hans Woller.